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CENNI
BIOGRAFICI
Domenico de Dominicis è nato a Frosinone il 19 ottobre 1949.
Fino all'età di diciotto anni ha trascorso
lunghi periodi in Roma, luogo di residenza della famiglia paterna, dove,
all'età di dodici anni, vinceva il primo premio partecipando al
concorso "Il Pennello d'Oro".
Si stabiliva poi definitivamente a Frosinone dove tuttora lavora e dipinge.
Parallelamente agli studi e alle esperienze artistiche, conseguiva il
diploma di Disegnatore meccanico progettista nel 1968.
Praticamente figlio d'arte, uno zio era un
illustre esponente della Scuola dei "Macchiaioli" napoletani,
Domenico de Dominicis ha proseguito la sua attività con mostre
collettive e personali, partecipando altresì a numerosi concorsi
nei quali si distingueva ottenendo riconoscimenti, premi e attestati.
Espose in Roma, in Via Margutta nel 1982 e,
nello stesso anno, in Viale Adriatico, dove ottenne una clamorosa affermazione.
Ma consolidò il suo successo nella Città natale dove, nel
1983, allestiva una personale presso "La Saletta" nel centralissimo
Corso della Repubblica.
Appassionato fin dall'inizio di ritrattistica
ha sempre amato ritrarre ciò che vedeva, prediligendo scene di
vita reale non di rado improntate di sfondi naturalistici, per essere
profondo amante della natura e degli animali tra i quali si nota una netta
preferenza per i cavalli.
Rilevante importanza assume per l'artista anche
il soggetto religioso che ricompare puntualmente in quasi tutti gli anni
della sua produzione.
Cultore del bello e profondo conoscitore dell'anatomia,
trova una delle sue massime espressioni nei nudi di donna, che rappresentano
forse la parte più nutrita e ricorrente della sua vena artistica.
Ottimo conoscitore ed esperto esecutore del disegno, che cura nei minimi
particolari con estrema precisione, denota grande versatilità riuscendo
altrettanto egregiamente in tutte le espressioni pittoriche, quali il
carboncino, l'acquerello, la tempera.
Nel 1984, in occasione della personale a Fondi,
nel locale Museo, incontrava Domenico Purificato, che veniva favorevolmente
impressionato dalle sue opere tanto da definirlo lo "Sciltian"
ciociaro. Le parole di elogio del compianto insigne pittore e l'incoraggiamento
che questi gli manifestava, influenzarono non poco Domenico de Domenicis,
il quale si sentì maggiormente spronato a proseguire la strada
artistica intrapresa nella quale già fermamente credeva e lo incitava
a spingersi verso altri e più impegnativi cimenti.
Nel 1985 disegnava i "portali" di
due antichi edifici di Anagni, donando poi l'opera allo stesso Comune
nelle cui sale possono essere ancor oggi ammirati.
Partecipa a Roma nel 1986 al Premio Nazionale
"Corazzi" e nella stessa città, per la Forum Interart
Gallery, espone alcune sue opere nella splendida cornice di Villa Miani.
Nello stesso anno dovette disattendere i pur presenti inviti ad esporre
al Coliseum di New York perché preso dalla sua principale attività
lavorativa che svolge con diligenza e impegno, presso la Telecom Italia,
dove occupa un posto di rilievo nel reparto programmazione.
Nel 1987 partecipa con successo a Roma al Premio
Nazionale "Omaggio a Renato Guttuso" e, verso la fine dello
stesso anno, viene organizzata per lui una personale presso i locali della
Mercedes di Frosinone. La Sterling Europea lo invita a Roma nel Maggio
del 1989 in una personale allestita presso i propri locali e, sempre nello
stesso anno, espone in Cassino in una personale patrocinata dal Comune.
Nel 1990 riscuote grande successo di pubblico
e di critica nella personale allestita presso la Renault di Frosinone
e nel Dicembre '91 viene invitato ad esporre alcune sue opere presso il
Museo di Fondi, in occasione della manifestazione "Nell'arte anche
Fondi", dove viene invitato a tenere una serie di mostre personali
anche a Tokio.
Le opere di Domenico de Dominicis figurano
in molte Gallerie e Collezioni private ed a lui sono stati dedicati ampi
servizi televisivi e radiofonici della Rai e di altre emittenti private.
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